Claude Bolling - Suite per flauto e trio jazz

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Questo disco fu registrato nei primi anni ’90 dello scorso secolo. La copertina dice che io suono il basso. La realtà è molto differente.
Il pianista venne nel mio studio e registrò la sua parte senza utilizzare un metronomo con la mia tastiera (una Yamaha KX76 semi pesata a 76 tasti) collegata al mio computer Atari. Al tempo usavo C-Lab Notator come sequencer. Poiché il pianista non era abituato a suonare su una tastiera semi pesata fece tanti piccoli errori malgrado fosse un ottimo musicista. Successivamente io dovetti ripulire la sua esecuzione guardando le note sullo schermo del computer e lo spartito originale su carta. Solo un musicista elettronico può immaginare cosa questo voglia dire!
Una volta che la parte del pianoforte fu a posto, io aggiunsi la parte di basso in tempo reale e il batterista, utilizzando la mia interfaccia di controllo Yamaha DD5 a 4 pad, aggiunse la sua.
Non ricordo esattamente quali furono i moduli sonori che utilizzammo per i suoni delle tastiere, del basso e della batteria ma credo che i suoni di batteria fossero della mia Alesis HR16 e che gli altri vengano da qualche modulo Kurzweil che prendemmo in prestito.
Una volta che la sezione ritmica fu pronta ci spostammo col computer e i moduli sonori in uno studio di registrazione equipaggiato con un registratore a nastro a 16 tracce. Registrammo un segnale SMPTE sulla traccia più esterna del registratore a nastro per poter sincronizzare il computer con le tracce audio che dovevamo registrare e cominciammo prima riversando le tracce midi come tracce audio e poi registrando la parte del flauto (la parte del flauto basso fu ottenuta suonando il flauto attraverso un harmonizer Eventide).
Ci vollero mesi di lavoro per registrare le tracce midi e quelle audio. Il flautista considerò questo album come suo e praticamente si autointestò la sua proprietà. Dopo molte discussioni non ebbi più contatti con lui e solo recentemente, per caso, ho scoperto che questo album era in vendita su internet. Nessuna delle persone che avevano lavorato a questo progetto ha mai ricevuto alcun compenso (né io né il pianista né il fonico). Nemmeno una copia di questo album ricevetti, così, per averla l’ho comprata su internet. A questo punto è facile immaginare che io non ricevo nessun compenso se lo acquistate. Vi suggerirei di ascoltarlo semplicemente su questo canale Youtube.
Come diceva Nelson Mandela: “Io non perdo mai, o vinco o imparo”
Comunque, sono ancora sorpreso che fummo capaci di ottenere un tale risultato tecnico e artistico.