Promemoria cantati

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Un amico mi ha fatto conoscere “I promemoria cantati” della Signora Gerda Hennig.

La sua tecnica consiste nel creare dei “mantra” personalizzati basati su semplici melodie come “promemoria cantati” per aiutarci a mantenere un atteggiamento positivo durante la nostra giornata (nell'induismo, il “mantra” è una formula che viene ripetuta molte volte come pratica meditativa).
Il video della Signora Hennig mi è piaciuto molto e allora mi è venuta la curiosità di provare a creare dei miei “mantra”.
La Signora Hennig dice che dei numerosissimi pensieri che abbiamo tutti i giorni, non solo la maggior parte di essi si ripetono uguali di giorno in giorno, ma che la maggior parte di essi sono negativi e quindi funzionano da zavorra per la ricerca del nostro benessere psichico, spirituale e fisico.
E’ quindi consigliabile cercare di allontanarli sostituendoli con affermazioni positive che possano esserci di aiuto.
Come è possibile?
Da un punto di vista tecnico io suggerirei, come la Signora Hennig, di scegliere una melodia esistente che ci sia familiare.
Una persona particolarmente creativa può anche cimentarsi con l’invenzione di proprie melodie, ovviamente.
La Signora Hennig utilizza melodie del repertorio classico ma io direi che qualsiasi melodia vada bene purché sia breve, semplice e a noi familiare quindi ben vengano anche filastrocche o canzonette.
Una volta individuata una melodia occorre trovare un testo che sia metricamente corretto e il cui contenuto sia adatto alla situazione che stiamo vivendo come incitamento a vedere il bello e il buono che ci circonda in modo da allontanare pensieri cupi e tristi che possano tormentarci.
Il nostro “mantra” deve essere facilmente memorizzabile perché dobbiamo essere in grado di utilizzarlo in qualsiasi momento della giornata senza ricorrere ad aiuti mnemonici come appunti scritti, telefoni cellulari o altro.
Appena sentiamo arrivare i pensieri indesiderati possiamo depotenziarli cominciando a cantare.
Si può cantare ad alta voce, sussurrando o silenziosamente mentre siamo indaffarati in mille attività.
Una volta che abbiamo creato il nostro “mantra” lo si canta incessantemente fin quando è necessario. Posso garantire che è una tecnica potente perché il significato del testo che abbiamo trovato, abbinato ad una melodia giusta per noi, viene amplificato dal potere che la musica ha sempre sugli esseri umani.
Scrivo nella speranza che qualcuno dei miei lettori sia invogliato a provare a creare dei suoi promemoria cantati e quindi mostro il risultato delle mie ricerche con degli esempi.
La prima melodia che ho utilizzato per i miei esperimenti, che si sente anche alla fine del video della Signora Hennig, è la seguente, che io conoscevo col seguente testo:

Sii allegro ci vuol poco, chi è allegro è un Re

Questa melodia è breve e facile da memorizzare per cui ho proceduto a cercare dei testi alternativi:

Lascia andare tutto e tutti, quel che è tuo sarà per te

Cuore mio amico caro, sempre insieme noi sarem

Luce e amore vien dal cielo, gioia e pace sian con me

Grato a Dio io sono adesso e per sempre lo sarò

Abbandonati a Dio, Lui provvederà a te

Tutto ciò di cui ho bisogno, Dio mi dà in quantità

Il vascello più sicuro lo comanda il mio Signor


Credo che questa sia la lunghezza giusta per utilizzare una melodia come “mantra” ma ho voluto sperimentare anche con melodie un po’ più lunghe come la seguente:

Dal sorger del Sole fino al suo tramonto, sia lodato il nome del Signore, sia lodato il nome del Signor

Questi sono un paio di trasformazioni del testo che ho inventato:

Nel cuore io ho il migliore amico, Dio mi ha dato un cuore così forte, Dio mi ha dato un cuore così buon

Le preoccupazioni lascio andare adesso, son leggero e volo così alto, sono allegro e volo ancor più alto


Ho infine provato ad utilizzare una melodia che chiunque conosce come “Tanti auguri a te” per vedere cosa potevo inventare e anche in questo caso ecco un paio di esempi:

Lascia andare ora molto meglio starai (2 volte)”

Abbandonati a Dio e felice sarai (2 volte)”

Spero di aver stuzzicato la curiosità di qualcuno tanto da spingerlo a provare a creare dei propri “promemoria cantati”.
Buon divertimento!